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Apecchio (PU)

Incantevole borgo in provincia di Pesaro e Urbino, dal territorio ricco di verdi pascoli, cime innevate e sorgenti di acque oligominerali e sulfuree, popolato da caprioli, cinghiali e lupi, spesso sorvolato dalla regina dei cieli: l'aquila reale. Il capoluogo è adagiato sul fondovalle a 475 metri s.l.m.

Il primo nucleo abitato fu probabilmente edificato circa duemilaottocento anni fa, da un gruppo di Piceni, sul terrazzo fluviale posto alla confluenza dei fiumi Menatoio e Biscubio. Crocevia tra Marche, Umbria e Toscana, rifugio di numerose civiltà, Apecchio ha visto passare lungo le sue strade antichi popoli e dominatori: Piceni, Umbri e Celti, Etruschi e Romani, fino ad arrivare ai messi dello stato pontificio, passando per la nobile e potente famiglia Ubaldini, feudataria locale. Di questo passato rimangono delle interessanti testimonianze architettoniche ed artistiche, come il Palazzo Ubaldini con il suo bel porticato. Al piano terra sono ubicati il Teatro comunale “G. Perugini” e la sala di musica. Dal colonnato si possono raggiungere i sotterranei del palazzo. Sono ampi locali con volte “a botte”, un tempo utilizzati come scuderie oggi sono la sede del Museo dei Fossili e Minerali del Monte Nerone, una delle collezioni di ammoniti e materiale paleontologico vario più ricche e interessanti d’Europa. Nel piano nobile del palazzo si trova l’aula del Consiglio comunale e nelle altre sale attigue una interessante esposizione di reperti archeologici di varie epoche rinvenuti sul territorio. Nella omonima piazza antistante si affaccia l'antica pieve di san Martino, oggi santuario del SS. Crocifisso.

Scendendo nel paese basso per raggiungere la strada provinciale, transitiamo sotto l’imponente arco della torre dell’orologio detta “el Campanon” (sec. XV) a causa della grande campana che scandisce le ore, presente nella cella campanaria. Proseguendo in fondo al borgo c’è il ponte romanico "a schiena d'asino" (XIII secolo). In frazione Colombara si può visitare il Mappamondo della Pace; il mappamondo più grande mai costruito. E’ interamente realizzato in legno, suddiviso in tre piani può contenere seicento persone ed è inserito nel Guinnes dei Primati.

Alla ricchezza di una storia millenaria e di una natura integra si va ad aggiungere una cucina tipica ricca di sapori e profumi. L'elemento principe è indubbiamente il tartufo, che cresce nel territorio comunale in ogni stagione, di ottima qualità. Apecchio da circa venti anni è membro dell’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”. Da alcuni anni in Apecchio si producono birra e grappa. Nel territorio operano infatti due birrifici la “ Fabbrica della Birra” e l’ “Amarcord”, che producono birra di vari tipi esportandola in tutto il mondo. Dal sottosuolo sgorgano abbondanti sorgenti di acqua sulfurea ed oligominerale, una di queste, la “Val di Meti”, è nota e apprezzata anche in molti paesi esteri.

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