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Campli (TE)

Dubbia è l’origine del suo nome: alcuni lo vogliono derivato da “Campolo”, altri da “Campicelli” a significare la piccola superficie occupata in collina. Fu fondata in tempi preromani.

Tra le antichità è degna di nota la Scala Santa, aperta al culto nel 1776. Si apre quattro volte l’anno con il concorso dei fedeli che salgono in ginocchio la scalinata di legno dal soffitto affrescato. Da visitare la necropoli di Campovalano, che ha restituito reperti archeologici di grande importanza, custoditi nel Museo Archeologico. Nella frazione di Nocella, dove sorge la torre dei Melatino, lavorano ancora dei vasai secondo i crismi del vecchio artigianato. Famosi anche i “santarellari” di Campli, che girano nelle fiere e mercati di tutta Italia a vendere le immagini sacre.

La città di Campli si trova sul territorio collinare fra le provincie di Teramo ed Ascoli Piceno; l’origine del suo nome è dubbia: alcuni lo vogliono derivato da “Campolo”, altri da “Campicelli” a significare la piccola superficie occupata in collina. Quel che è certo è che nel IX secolo un documento cita la località con il nome di Campi.

Ma la presenza umana nel territorio risale fino all'età del bronzo, almeno al XIII secolo a. C., per continuare durante l'età del ferro e oltre, come testimonia in particolare una vastissima necropoli appartenente alla cultura sud-picena o medio-adriatica, databile al VI/V secolo, nella frazione di Campovalano. In epoca romana si assiste ad una continuità abitativa, evidenziata anch'essa da ritrovamenti archeologici, fino ad arrivare al IV secolo d.C.. Tale ricchezza storica ha fatto sì che la cittadina oggi ospiti un importante Museo Archeologico, situato nell'ex convento di S. Francesco. Ma è durante il Medioevo che Campli conosce il suo massimo periodo di splendore, in particolare sotto la signoria dei Farnese: in questo periodo il borgo assume la sua splendida, definitiva fisionomia, impreziosita da un notevole patrimonio architettonico, civile e religioso. 

Proprio in ambito artistico-religioso, infatti, Campli può vantare un vero e proprio tesoro: nel centro spicca la Cattedrale di S. Maria in Platea, risalente al XIV secolo, ma soprattutto la Scala Santa, contigua alla chiesa di S. Paolo. Fuori dal paese si segnalano la chiesa di S. Pietro di Campovalano, nei pressi della necropoli, risalente originariamente all'VIII secolo, ed il convento di S. Bernardino, fondato nel XV secolo da S. Giovanni da Capestrano.

La conservazione e la valorizzazione della tradizione camplese passano anche per l'enogastronomia: nel comune infatti  hanno luogo importanti manifestazioni, tra le quali la Sagra della porchetta, una dell eprime sagre italiane.

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