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Fara Filiorum Petri (CH)

Lungo le strade che dalla collina salgono verso la Maiella si erge Fara Filiorum Petri. La posizione arroccata, protetta alla base dal fiume Foro, dal Vesola S. Angelo e dal Vesola S. Martino, è conseguenza del carattere strategico che l'abitato assunse a partire dall'epoca altomedievale; è infatti con la dominazione longobarda che probabilmente vide la luce il primo nucleo dell'insediamento, come testimonierebbe il toponimo germanico fara. La leggenda vuole che il nome gli sia stato dato da un tal Pietro, prolifico progenitore di una numerosa famiglia,  fedele castaldo nell'amministrare i beni dei Longobardi, i quali lo ripagarono regalandogli le terre che aveva oculatamente curato. Pietro decise allora di chiamare quel centro Fara Filiorum Petri, ossia nucleo dei figli di Pietro. Di certo, al periodo longobardo seguì la dipendenza dall'abbazia di Montecassino, dal IX secolo; in seguito divenne feudo degli Orsini e dei Colonna, che lo tennero fino all'Ottocento.

Il viaggio lungo le strade scoscese è ripagato dalla bellezza dei posti, dai panorami infiniti della montagna, e dalla scoperta di un paesino che ha saputo conservare intatte le sue tradizioni, senza per questo rinunciare alla qualità della vita. In particolare, Fara vede ogni anno rievocarsi, immutato nei secoli, il rito delle Farchie, grossi fasci di canne legate, alti fino a 10 metri, che vengono portati in processione ed infine bruciati davanti alla chiesa di S. Antonio Abate (del XIV secolo), alla vigilia della festività del Santo, il 16 gennaio. Fra gli altri luoghi di culto si segnala la chiesa di S. Salvatore, di fondazione benedettina , nell'XI secolo, che oggi presenta una facciata barocca (incompleta) e racchiude innumerevoli tesori di arte sacra, come una croce processionale argentea attribuita a Nicola da Guardiagrele o alla sua scuola, ed una quantità considerevole di reliquie. Fara Filiorum Petri conserva anche importanti esempi di architettura profana, come i palazzi che costellano il suo centro storico, edificati negli stili più disparati, dal barocco al liberty.

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