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Navelli (AQ)

La zona dove sarebbe sorto il paese attuale fu abitata sin dal VI secolo a. C. dal popolo dei Vestini; Navelli fu uno dei castelli che, nel XIII secolo, fondarono l'Aquila. E' situata a sud del capoluogo, dal quale dista 36 chilometri. Nella parte più alta si trova l’insediamento medievale, con antiche costruzioni negli stretti vicoli del centro abitato.

Da visitare la chiesa parrocchiale di S. Sebastiano, la chiesa del Campo ed il palazzo baronale Santucci, risalente al XVI secolo. La sua economia è basata interamente sull'agricoltura: nella vasta Piana di Navelli si coltiva il pregiato zafferano, esportato in tutto il mondo. Anticamente il territorio era attraversato dall’importante tratturo L’Aquila-Foggia.

Navelli fa parte de I Borghi più belli d’Italia, per la pregiata posizione geografica e la ricchezza storico-culturale. Il paese si divide in due parti, quella più a monte di origine medievale, e la zona moderna, sviluppata a partire dall’epoca rinascimentale.

L’origine del nome rimane un mistero, sebbene sia stata associata alla parola nava, cioè conca, o a Novelli, ad indicare che in epoca medievale il borgo sorse dall’unione di nove ville e castelli. Fuori dall’abitato si consiglia la visita della chiesa di S. Maria in Cerulis, edificata sopra un tempio dedicato ad Ercole.

 

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