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Civitella del Tronto (TE)

Civitella del Tronto con la fortezza spagnola, unica in Italia nel suo genere per dimensioni e bellezza architettonica è una cittadina medievale che incanta ed affascina il visitatore che, in un susseguirsi di piazze d'armi, feritoie, passaggi segreti, strette viuzze immagina - ad occhi aperti - il tempo che fu. E' un suggestivo perdersi fra meraviglie di ingegneria costruttiva e paesaggistiche; invidiabile la posizione arroccata a “nido d’aquila”; ecco, in un sol colpo, l’azzurro dell’Adriatico e le nevi perenni del Gran Sasso. Il tutto “condito” dai sapori di una cucina popolare e rinomata, nella migliore tradizione teramana, che fa di questo borgo una tappa in Abruzzo assolutamente da non perdere; fa parte de I Borghi più belli d'Italia.

Situata su uno sperone roccioso, domina dall'alto la Val Vibrata, al confine fra Abruzzo e Marche. Sullo sfondo, i Monti Gemelli, come sono chiamati la Montagna dei Fiori e la Montagna di Campli, dove nelle celebri Gole ha le sue sorgenti il Salinello, in una natura rigogliosa ed incontaminata, tanto da essere racchiusa in una Riserva Naturale. Da visitare anche lo stupendo eremo di S. Angelo, in una delle numerose grotte dell'area.

Sebbene tracce di frequentazione umana nel Paleolitico e Neolitico siano state rinvenute nella frazione di Ripe, l'insediamento ha origini medievali: per la sua naturale posizione difensiva fu sicuramente dotata di fortificazioni prima del XIV secolo; è infatti da quest'epoca che risalgono i resti più antichi della cinta muraria. Dopo aver subito un importante assedio nel 1557, la fortezza e l'abitato assunsero la fisionomia che conservano anche oggi. Nel corso della sua storia, a testimonianza del sua importanza strategica, fu posta sotto assedio innumerevoli altre volte: come nel 1798, e poi nel 1806, quando il comandante irlandese della guarnigione, Matteo Wade, capitolò alle truppe napoleoniche (il personaggio è onorato da un monumento cittadino). Nel 1861 fu l'ultima roccaforte borbonica ad arrendersi, il 20 marzo, tre giorni dopo la proclamazione dell'Unità d'Italia.

Sotto la mole imponente della fortezza (che ospita anche un museo), il borgo conserva intatto il suo fascino: ad arricchire il tessuto storico-culturale di Civitella contribuiscono i suoi numerosi luoghi di culto, come la chiesa di S. Lorenzo, un tempo edificata fuori dalle mura e poi inglobata al loro interno, e la chiesa di S. Francesco, del XIV secolo. Su un colle sottostante l'abitato si trova il santuario-convento di S. Maria dei Lumi, risalente alla metà del XV secolo; nel territorio comunale si segnala anche l'abbazia di S. Maria di Montesanto, fondata secondo la tradizione da S. Benedetto in persona.

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