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Luco dei Marsi (AQ)

È uno dei più importanti centri del territorio marsicano, l'antica Anxa/Angitia, posto fra l'estremità della piana del Fucino e il Monte Penna. Il nome deriva dal latino lucus  “bosco sacro”, attestato per la prima volta in riferimento al borgo nel X secolo. Dista pochi chilometri da Avezzano. Le strade di questo bel centro agricolo sono allietate ogni anno dal Carnevale marsicano, che attira folle di curiosi e partecipanti da ogni dove.

Il territorio di Luco, così come l'intera area del Fucino, fu abitata sin dall'età preistorica, ed in seguito per tutto il Neolitico, come testimoniato dalla presenza di numerosi insediamenti e necropoli provenienti da diverse località, in particolare dal Monte Penna; a partire dal IV secolo a.C. nasce un insediamento italico, poi municpio romano, di grande rilevanza: era infatti la sede dell'importante santuario della dea Angizia, venerata dal popolo marso; il tempio è stato localizzato nei pressi della località Casotto di Lustro, sulle sponde dell'antico lago, frequentato sin dal VII secolo. Oggi è ancora possibile ammirare gli imponenti resti dell'antica cinta muraria in blocchi di calcare sulla sommità del monte Penna, vicino l'antico tempio di Angitia e di fronte al Cimitero. Nel Medioevo, dopo la dominazione longobarda, fu soggetto all'autorità di Montecassino, fino al XVI secolo.

Il territorio e le antiche bellezze architettoniche subirono le devastazioni del terremoto del 1915. Fortunatamente possiamo ancora apprezzare gli angoli caratteristici dell’urbanistica antica nell’ottocentesco ‘Borghetto’, e nel rione di Santa Maria, con “rue” gradinate e piazzette. La piazza centrale resta la parte fondamentale dell’impianto urbano. Il prolungato dominio monastico ha lasciato traccia nei numerosi luoghi di culto, come la chiesa di S. Giovanni Battista, di epoca tardo barocca, risistemata dopo ilsisma del 1915, e la chiesa di S. Sebastiano, in stile gotico, vicino al convento dei Cappuccini: chiesa e convento si trovano nell'area naturalistica della Selva dei Frati. La chiesa di S. Maria delle Grazie, romanica, è stata a lungo l'edificio religioso di maggior rilievo del borgo: annesso alla chiesa sorgeva il monastero benedettino di S. Maria de Luco, di cui oggi non rimangono che i resti.

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